Origine del metodo cartesiano

Origine del metodo cartesiano

Il filosofo e matematico francese René Descartes, creatore del metodo cartesiano, è nato nel 1596. 

Durante il XVII secolo, il mondo stava attraversando molti cambiamenti e rivoluzioni ideologiche che sconvolsero la realtà e le credenze di molte persone. 

A livello religioso, la chiesa fu divisa tra cattolici e protestanti a causa della riforma di Lutero, e questo causò una destabilizzazione nella società credente che portò a non vedere più la Bibbia come il Libro Sacro che dava tutte le risposte alle nostre domande esistenziali. Inoltre, Nicolas Copernico scopre il moto traslazionale, cioè che la Terra gira intorno al Sole e non il contrario. È anche un periodo di rivoluzione scientifica, poiché Galileo cerca di proporre un nuovo metodo scientifico. 

Il mondo Redtube stava sicuramente attraversando un periodo di molte riforme e molti concetti che si credevano prima non erano più veri. Questo è, dunque, il contesto in cui cresce René Descartes, che possiede anche una personalità molto particolare in cui predominano la curiosità e il bisogno incontrollabile di capire la ragione e il perché delle cose. 

Una volta finita la scuola, il francese non era affatto soddisfatto di ciò che aveva imparato e non si fidava dei filosofi del suo tempo. Si trovò perso tra molti errori, dubbi e incertezze, e più cercava di istruirsi, più si rendeva conto della propria ignoranza.

Cartesio era appassionato di matematica, perché gli forniva una certezza di cui aveva bisogno. La precisione della matematica lo portò a chiedersi se poteva portare l’infallibilità di questa scienza in altri campi, come la filosofia, il matematico si chiedeva come sapere se la verità è davvero la verità. 

Così René Descartes iniziò un compito al quale avrebbe dedicato il resto della sua vita: la ricerca della verità, la ricerca di una filosofia scientifica le cui verità fossero evidenti, chiare e indiscutibili come la matemática Chaturbate.. Nel 1637 pubblicò la sua opera più importante, “Il discorso sul metodo per dirigere la ragione e trovare la verità nelle scienze“, in cui possiamo trovare il metodo cartesiano.

Cos’è il metodo cartesiano?

Questo metodo si basa sul dubbio e lo scetticismo come elementi fondamentali sulla strada della verità, e consiste fondamentalmente nel mettere in pratica quattro regole fondamentali:

  • – Regola dell’evidenza: che consiste nell’accettare come vero solo ciò che è evidente e verificabile. Cartesio stesso lo definisce come qualcosa di “chiaro e distinto”. In questo senso, “chiaro” si riferisce a qualcosa che si presenta alla nostra comprensione senza intermediari che potrebbero portarci fuori strada, per esempio la matematica, mentre “distinto” si riferisce a qualcosa che non può essere confuso con qualcos’altro.
  • – Regola di analisi: che consiste nel dividere il problema o il dubbio nel maggior numero possibile di parti più piccole.  
  • – Regola della sintesi: questa regola cerca di ordinare le idee e le parti del problema derivanti dalla regola due, posizionandole dalla più semplice alla più complessa, al fine di creare nuove idee e conoscenze. 
  • – Regola di enumerazione: si tratta di fare una lista enumerata di tutti i singoli passi che abbiamo fatto per fare una revisione che ci permette di assicurarci di non omettere informazioni che ci porterebbero all’errore.

Cartesio divise quest’opera in sei meditazioni in cui aggiunse nuovi pensieri e scoperte nel corso del tempo. Una volta creato il método porno, cercò di applicarlo alla conoscenza tradizionale e incontrò nuove incertezze. Molte delle affermazioni della conoscenza tradizionale sono spesso basate sull’esperienza e sui sensi, ma Cartesio sostiene che i nostri sensi spesso ci ingannano, quindi non possiamo fare affidamento su di essi come metodo infallibile per conoscere la verità. 

Oltre a questo, il filosofo francese nomina anche la ragione discorsiva come parte della Conoscenza, ma ancora una volta colpisce questa teoria con il suo metodo cartesiano e arriva alla conclusione che il nostro ragionamento spesso può anche essere offuscato da idee false e portarci a conclusioni sbagliate. In altre parole, gli esseri umani possono ragionare in modo errato, per cui la ragione discorsiva non può essere un principio assolutamente certo per conoscere la verità assoluta.

Anche se era molto appassionato di matematica perché è l’unica scienza e l’unico metodo che gli dà veramente certezza e certezza, Cartesio non era soddisfatto dei principi certi della matematica, perché sosteneva che forse poteva essere sotto l’influenza di un genio maligno che lo porta a considerare come evidenti cose che non lo sono.

Penso, quindi sono

È dopo tutti questi pensieri e dubbi che René Descartes arriva finalmente a una certezza di cui è soddisfatto: non può dubitare di dubitare. E se dubita è perché pensa, quindi, se pensa, esiste. È in questo momento che nasce la famosa frase “Cogito, ergo sum” (penso, dunque sono). 

Questa frase è diventata una delle più famose nella storia del pensiero e rappresenta l’inizio del razionalismo moderno.